VERMI INTESTINALI

VERMI INTESTINALI

Vermi intestinali cosa sono, come prevenirli e come curarli.

L’argomento parassiti ed in particolare i grandi parassiti, ossia i vermi, merita un particolare approfondimento per l’importanza e la gravità di questo problema che viene sottodimensionato e sottovalutato (quasi ignorato) dalla medicina “ufficiale” odierna.

Depurazione

Ogni generazione prima dell’epoca moderna ha sempre preso in considerazione l’importanza di depurarsi dai parassiti, ma la nostra generazione ha scelto di ignorare la questione. Eppure, la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità stima che un quarto della popolazione mondiale è infestata da parassiti nell’intestino.

Gli studi

In realtà, recenti studi e statistiche riportano cifre ben più consistenti ed il mondo occidentale non ne è esonerato, anzi; piuttosto ciò che si evidenzia è la maggior diffusione, nei paesi industrializzati, di alcuni generi di parassiti rispetto ad altri maggiormente presenti nei paesi del terzo mondo, ma i fenomeni, sempre più comuni, di immigrazione, i viaggi e gli scambi commerciali favoriscono e continueranno a facilitare l’interscambio delle varie specie, la loro espansione e la generale crescita del fenomeno.

Il Dr. Louis Parrish, specialista in parassiti a New York scrisse nel 1991: “basandomi sulla mia esperienza, stimo che il 25% della popolazione di New York è infestata…in proiezione nel 2025 8,3 miliardi di persone sulla terra saranno infestate da parassiti.”

Dal libro ‘Guess what came to dinner?’ di Anne Louise Gittleman leggiamo: “I parassiti sono un serio pericolo pubblico perché poche persone ne parlano e ancora meno li prendono in seria considerazione.

Non è solo un problema del terzo mondo

Sono insidiosi a causa del concetto sbagliato, anche tra le persone che operano in campo medico, di considerare i parassiti come un problema del terzo mondo.”

Fra l’altro, aver sottovalutato il problema ha inibito lo sviluppo e la ricerca di test diagnostici che, quindi, sono datati ed inadeguati; esistono circa 1000 specie di parassiti, tuttavia al giorno d’oggi è possibile testarne solo 50.

Inoltre, ciò che complica ulteriormente la definizione di una precisa diagnosi, oltre ad una manifestata evidenza del problema che si verifica però in una modesta percentuale di casi, è la numerosa e quanto più varia sintomatologa.


I sintomi dell’infestazione da vermi

parassiti possono infestare qualsiasi parte del corpo umano, inclusi l’addome, il sangue, il torace, il diaframma, il tratto digerente, l’apparato respiratorio, il sistema nervoso, compreso il cervello, i piedi, le mani, i genitali, il fegato, i muscoli, la pelle e le braccia.

Da ciò si comprende la difficoltà di effettuarne la diagnosi, che in mancanza di test adeguati, si affida quasi esclusivamente all’intuito del medico, poiché i sintomi possibili difficilmente conducono immediatamente a diagnosticare un infestazione da parassiti; ne riportiamo i principali:

•    Costipazione

alcuni vermi a causa della loro forma e dimensioni, possono fisicamente ostruire alcuni organi. Infestazioni “pesanti” di vermi possono bloccare il condotto biliare ed il tratto intestinale rendendo l’evacuazione difficile e non frequente.

•    Gas e gonfiore

alcuni parassiti vivono nella parte superiore del piccolo intestino; l’infiammazione che ne segue porta a produzione di gas e a gonfiore con conseguente tensione addominale.

•    Sindrome dell’intestino irritabile

possono irritare ed infiammare le cellule della parete intestinale, portando a una varietà di sintomi gastrointestinali e a malassorbimento di sostanze nutritive, in particolare i grassi con conseguente evacuazione voluminosa.

•    Dolori ai muscoli ed alle articolazioni

alcuni tipi hanno la capacità di insediarsi nelle sacche sinoviali o addirittura di incistarsi nei muscoli provocando infiammazioni di tipo artritico e dolori muscolari.

•    Anemia

certi si attaccano alla mucosa intestinale e succhiano le sostanze nutrienti dall’ospite. Se i parassiti sono presenti in numero considerevole, possono causare una perdita di sangue tale da rivelarsi una carenza di ferro, anche grave (anemia perniciosa).

•    Allergie 

i vermi possono irritare e talvolta perforare la parete intestinale, aumentando la permeabilità a grosse molecole indigerite. Ciò può attivare la risposta immunitaria del corpo con incremento dei linfociti eosinofili. Questi a loro volta possono provocare infiammazione dei tessuti e reazione allergica.

•    Affezioni della pelle

i vermi intestinali possono causare eruzioni cutanee, orticarie, eczemi e altre tipologie di reazioni della pelle di tipo allergico.

•    Granulomi

sono masse simili ai tumori che incapsulano larve e uova di parassiti. Si sviluppano spesso nelle pareti del colon e del retto ma anche nei polmoni, nel peritoneo, nel fegato e nell’utero.

•    Nervosismo

rifiuti metabolici dei parassiti e sostanze tossiche possono agire da irritanti per il sistema nervoso centrale. Irrequietezza e ansietà sono spesso la risultante di infestazione parassitaria.

•    Disturbi del sonno

risvegli multipli durante la notte, in particolare tra le 2 e le 3 del mattino, è possibile che siano causati dal tentativo del corpo di eliminare rifiuti tossici attraverso il fegato. Secondo la medicina cinese queste ore notturne sono dominate dal fegato. Disturbi del sonno sono anche provocati dalle uscite notturne di alcuni parassiti attraverso l’ano con conseguente prurito e intenso disagio.

•    Bruxismo

un anomalo digrignare di denti è stato osservato nei casi di infestazione da parassiti. Questo può essere una risposta nervosa all’irritante interno. Tali sintomi si notano soprattutto nei bambini, durante il sonno.

•   Fatica cronica

i sintomi di fatica cronica includono stanchezza, febbre, apatia, depressione, mancanza di concentrazione e vuoti di memoria. I vermi possono essere la causa di questi sintomi perché provocano malassorbimento di proteine, carboidrati, grassi e vitamine A e B12.

•   Disfunzione immunitaria

i vermi deprimono il sistema immunitario attraverso il calo di secrezione di immunoglobulina A. La loro continua presenza stimola il sistema immunitario che a lungo andare può esaurire la sua risposta vitale e permettere l’aggressione di virus e batteri.

Altri sintomi di infestazione da vermi possono essere: aumento di peso, fame eccessiva, sensibilità a particolari alimenti e a situazioni ambientali, perdita di peso, alitosi, asma, diabete, epilessia, acne, mal di testa, prurito in particolari zone del corpo (orecchie, naso, ano, vulva), vuoti di memoria, riflessi lenti, ittero, bruciore di stomaco, disfunzione erettile, problemi legati al ciclo mestruale.

Le specie più diffuse in occidente

vermi parassiti si dividono in Cestodi e Nematodi. I Cestodi sono più simili alle sanguisughe e sono in grado di attaccarsi alle pareti intestinali a volte con la testa (scolice) a volte con una speciale ventosa.

Le loro uova possono essere ingerite dagli esseri umani accidentalmente con la sporcizia, ma più frequentemente la trasmissione avviene attraverso l’ingestione di una ciste creata dalla larva che viene ingerita mangiando carne o verdura fresca; a questo punto il verme quasi allo stato adulto può attaccarsi alle pareti dell’intestino ed avere una dimora sicura dove può proseguire la sua maturazione e deporre le uova.

i più diffusi sono le Tenie

Fra i cestodi, i più diffusi sono le Tenie; nel “The Essentials of Medical Parsitology” del dottor Thomas J. Brooks, si dice che, “la tenia è il parassita più “vecchio” per l’uomo, tanto che si è così bene adattato a vivere nell’intestino umano che l’individuo può non avere alcun sintomo”. La tenia può raggiungere la lunghezza di 10 metri e può deporre fino a 1.000.000 di uova al giorno.

Tale infestazione può provocare anemia, perché interferisce con la vitamina B12 e con l’acido folico, variazioni di peso, dato che la tenia si appropria di tutto il cibo lasciando l’individuo costantemente affamato, ritenzione idrica, gas intestinale, disfunzioni alla tiroide e all’intestino, iper e ipo glicemia, ittero, tensione addominale.

Altri vermi della famiglia dei cestodi, relativamente diffusi nel mondo occidentale, sono i trematodi e fra essi ricordiamo: Fasciola, Paragonimus, Heterophyes, Schistosoma (trematode del sangue), Metagonemus, Dicrocoelium, Alaria, Opistorchis.

Sono piccoli parassiti che si attaccano ad una grande varietà di organi, inclusi polmoni, cuore, intestino, cervello, vescica, fegato e circolo sanguigno, provocando infiammazione e danno. Le uova di trematode hanno piccole spine pronunciate che provocano danno durante la loro migrazione attraverso il corpo. L’infestazione avviene mangiando pesce poco cotto o granchio e verdure.

I Nematodi

Nematodi sono tondi come i vermi terrestri anche se possono essere sottili come un capello o microscopici. Sono i vermi più semplici: le loro uova vengono inghiottite ingerendo della sporcizia, queste poi si sviluppano in piccole larve e prima di arrivare all’intestino, dove divengono adulte, sono già mutate varie volte.

Fra i nematodi, i più diffusi sono gli Ascaridi, fra cui in particolare segnaliamo l’Ascara lumbricoide, lo Strongiloide stercoralis, l’Ancilastoma canino, gli Anchilostomatidi, i Trituri, la Toxocara Canis, la Dirofi laria immitis, la Trichinosis e gli Ossiuri.

Gli Ossiuri, chi sono

Questi ultimi sono di gran lunga i vermi maggiormente diffusi nel mondo occidentale; recenti stime riportano che il 30% degli adulti ed il 50% dei bambini ne sono infestati, quindi, gli Ossiuri meritano una particolare attenzione.

Gli Ossiuri sono piccoli vermi bianco-trasparenti di circa 1 cm, detti anche “Enterobius vermicularis”, che vivono esclusivamente nell’intestino umano. Il bambino, ma anche l’uomo adulto, si infesta ingerendo le microscopiche uova del verme.

Queste uova, dopo essersi dischiuse nell’intestino, danno origine in circa un mese al verme adulto, la cui femmina depone le uova a livello dell’orifizio anale. Inizialmente l’infestazione colpisce prevalentemente i bambini in età prescolare e scolare (1 bambino su 2).

Questi, dopo avere toccato oggetti contaminati da feci, mettendosi le mani in bocca ingeriscono inavvertitamente le uova del verme che possono sopravvivere nell’ambiente esterno all’intestino anche qualche giorno.

In pratica, quando il verme depone le uova a livello anale il bimbo può avvertire intenso prurito ed è portato a grattarsi il culetto. Piccoli residui di feci attraverso le manine del bimbo possono essere portati agli oggetti con cui viene in contatto: giocattoli, matite, penne, etc.

Ed ecco che il “cerchio si chiude”: un altro bimbo o un adulto, toccando gli stessi oggetti e portandosi a sua volta le mani alla bocca, viene infestato.

Sintomo prurito

Il sintomo più tipico è il prurito a livello anale. Nella donna le complicazioni sono maggiori che nell’uomo perché gli ossiuri si possono trovare nella vulva, nell’utero e nelle tube di fallopio perché la femmina dell’ossiuro può “sbagliare strada” nel tentativo di tornare nell’intestino dopo avere deposto le uova.

Scotch test

Gli ossiuri si possono anche vedere direttamente: nell’orifizio anale o più raramente nelle feci. Altre volte è necessario ricorrere allo “scotch test”: al mattino, prima che il soggetto evacui e venga lavato, si applica del nastro adesivo per qualche minuto sull’apertura anale.

Se è in corso un’infestazione da ossiuri, le uova rimarranno attaccate al nastro adesivo e potranno essere evidenziate al microscopio. È un esame di laboratorio semplice ma le uova non sempre si “beccano al primo colpo”.

Per essere più certi del risultato sarebbe necessario effettuare almeno 3 test, se i primi danno risultato negativo, ma se i sintomi sono chiari, il medico può decidere di procedere direttamente alla cura.

Il trattamento dei vermi con la medicina convenzionale

Fermo restando che per la medicina “convenzionale” il problema dei vermi intestinali quasi non esiste e si arriva ad una diagnosi dopo differenti tentativi che spesso portano alla prescrizione di innumerevoli inutili esami, la cura si basa sull’uso di farmaci antiparassitari di sintesi come il pirantel pamoato, il mebendazolo e l’albendazolo.

Genericamente la terapia si effettua per bocca in unica dose, ripetendola dopo 10-20 giorni (per tentare di eliminare anche i vermi nati da uova dischiuse successivamente alla prima dose).

Anche i familiari sono a rischio

I familiari conviventi sono considerati a rischio di infestazione e spesso i medici consigliano a tutti loro l’assunzione del farmaco, seppure con notevoli limitazioni, in quanto esso è controindicato in caso di gravidanza, per cui le donne in età fertile devono attendere le mestruazioni prima di assumerlo, e non si può dare ai bambini di età inferiore ad un anno.

Inoltre, proprio per la peculiarità delle femmine degli ossiuri di depositare le uova nella zona perianale, il rischio di autoreinfestazione è elevatissimo e, dal momento che il trattamento con tali farmaci non è ripetibile a breve (sono dei veri e propri veleni!), accade spesso che non si riesca ad ottenere una soluzione definitiva.

Fonte Prodeco Pharma

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