ALLERGIA

ALLERGIA

PROBLEMATICA

Nell’allergia il sistema immunitario reagisce in modo “esasperato” di fronte ad un “qualcosa” con il quale si è venuti a contatto (attraverso l’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, le sostanze e gli oggetti con cui la nostra cute viene a contatto….); il fatto sconcertante è che questo “qualcosa”, chiamato allergene, è assolutamente innocuo per i più ma, inspiegabilmente, risulta essere dannoso per l’allergico.

Ciò che è importante chiarire è che l’allergia, qualunque sia l’allergene, ovunque sia il suo sito d’ingresso nell’organismo (bocca, naso, cute…) e qualunque sia l’organo o il tessuto sul quale la reazione esasperata si manifesta, non è mai una problematica localizzata ma è sempre una problematica sistemica, coinvolgente perciò l’intero organismo.

Studi

Diversi studi hanno infatti dimostrato che, sebbene si evidenzi con sintomi localizzati (congiuntivite allergica, dermatite atopica, rinite, asma, ecc.) apparentemente scollegati tra loro, l’allergia ha sempre e comunque un’origine sistemica, che sta alla base di tutte le sue manifestazioni.

Questa è la chiave

per comprendere il perché, ad esempio, un bambino con dermatite atopica nella primissima infanzia (a comparsa entro il primo anno di vita nel 60-70% dei casi) può in seguito, solitamente intorno ai 4-5 anni, iniziare a manifestare sintomi d’asma, proprio nel momento in cui l’iper-reattività cutanea sembra essere ormai risolta.

Comprendere la base sistemica dell’allergia

Inoltre, comprendere la base sistemica dell’allergia è fondamentale per capire che, come una forma eritematosa cutanea può essere innescata sia dal contatto con un allergene ambientale sia con un alimento, allo stesso modo anche i sintomi dell’asma, della rinite e della congiuntivite possono essere legati non solo alla sensibilizzazione verso allergeni inalanti ma anche verso allergeni che vengono a contatto con l’organismo in sedi che nulla hanno a che fare con la mucosa respiratoria. Questa reattività che potremmo definire “crociata” fonda le sue basi sull’essere l’allergia una problematica sistemica.

Alla base di tutto: il disequilibrio della “bilancia” immunitaria

Gli allergeni inducono il sistema immunitario a produrre una particolare classe di anticorpi: le immunoglobuline di tipo E (IgE). L’ipersensibilità IgE-mediata è infatti una caratteristica di tutte le problematiche allergiche.

Comportamento immunitario

Alla base di questo comportamento immunitario vi è un disequilibrio nella differenziazione delle cellule che funzionano come i “registri” della risposta difensiva, i linfociti T helper. I T helper (Th) sono suddivisi in due sottogruppi con funzioni specifiche, i Th1 e i Th2, tra loro antagonisti. Il cardine dell’efficienza immunitaria, e quindi della salute, dell’individuo ha le sue basi nell’equilibrio tra Th1 e Th2.

Per svariati fattori (mancato o scarso allattamento al seno, vaccinazioni, uso di farmaci, soprattutto antibiotici, alimentazione ricca di zuccheri e proteine animali, ecc.), questo equilibrio può venire a mancare, privilegiando un orientamento immunitario, oppure l’altro. Lo sbilanciamento immunitario verso Th2 è una caratteristica che predispone l’individuo all’allergia. I Th2 sono infatti legati all’attivazione e alla differenziazione dei linfociti B, produttori di IgE, gli anticorpi dell’allergia.

La “marcia” dell’allergico

I quadri clinici dell’allergia tendono spesso a presentarsi con una progressione cronologica caratteristica. I primi sintomi di allergia sono rappresentati di solito da lesioni cutanee a carattere eritematoso (la classica dermatite atopica), che compaiono nei bambini molto piccoli, spesso sin dai primi mesi di vita.

Oltre a queste forme, altre manifestazioni precoci di allergia possono essere alcuni sintomi gastroenterici, come diarrea, vomito e dolori addominali; i sintomi respiratori sono invece solitamente a comparsa più tardiva, anche se la rinite e il “respiro sibilante”, prime evidenze del coinvolgimento della mucosa respiratoria, possono comparire anche nei bambini molto piccoli.

La dermatite atopica 

è comunque solitamente il primo, in ordine cronologico, della sequenza di eventi clinici che possono condurre all’espressione, ad esempio, dell’asma bronchiale; la dermatite atopica sembra quindi costituire il fattore di rischio principale per questo tipo di evoluzione.

l’80% dei bambini

Infatti, in circa l’80% dei bambini che ne sono affetti si assiste in seguito alla comparsa di manifestazioni allergiche respiratorie, l’asma bronchiale in particolare; inoltre, a conferma di questa predisposizione, livelli elevati di IgE totali nel sangue (PRIST test) e Skin PRICK test positivi per allergeni inalanti (oltre che alimentari) possono essere dimostrati nell’80-90% dei soggetti con dermatite atopica.

Queste ed altre evidenze cliniche portano a ritenere che è come se l’allergia si “muovesse” all’interno dell’organismo, spostando la reattività verso tessuti più profondi, come in una sorta di marcia…

La marcia dell’allergico

Questa progressione, ampiamente dimostrata e riconosciuta, è stata perciò definita “la marcia dell’allergico”. Per “marcia allergica” si intende appunto lo sviluppo in successione, quasi a tappe, di diverse manifestazioni allergiche nei primi anni di vita che vanno di pari passo con la progressiva sensibilizzazione dei diversi organi e tessuti (cute, mucosa intestinale, congiuntiva, mucosa respiratoria e bronchiale).

Il trattamento delle allergie con la medicina convenzionale

L’incremento della casistica delle allergie è stato accompagnato da un aumento del numero di individui sottoposti a cura farmacologica. Purtroppo, uno dei maggiori “difetti” della medicina moderna è la costante presenza nei farmaci di effetti collaterali secondari, più o meno fastidiosi e, addirittura, più o meno pericolosi per la salute stessa di chi li assume. In particolare, nelle patologie croniche, quali le affezioni allergiche, le conseguenze di un’assunzione continuativa possono essere pesantissime per la salute generale dell’individuo.

Inoltre l’approccio ufficiale si occupa di contenere i sintomi senza  trattare invece le cause che hanno portato all’iper-reattività allergica dell’individuo: ciò porta alla non risoluzione della problematica e all’utilizzo di molti farmaci per curare i tanti sintomi che si manifestano…con la conseguenza di molteplici effetti collaterali!

Gli antistaminici

Le classi di farmaci maggiormente utilizzate in tal senso sono gli antistaminici, gli stabilizzatori di membrana, i β2 stimolanti/adrenergici, i cortisonici e gli antileucotrienici. Gli antistaminici, sia di prima che di seconda generazione, presentano numerosi effetti collaterali: la sedazione, che limita fortemente la qualità di vita del paziente, è uno di questi, l’effetto “rimbalzo”, all’interruzione del farmaco, è un altro, molto comune.

Altri effetti collaterali sono

dolori gastrici, secchezza delle fauci, delle mucose nasali e della gola, vertigini, nervosismo, irrequietezza ed aumento di peso, per non parlare del rischio di una forma di aritmia che può evolvere in quella che viene chiamata “torsione di punta”, un’aritmia potenzialmente letale.

Ricchi di effetti collaterali sono anche gli stabilizzatori di membrana

broncospasmo, tosse, affanno, edema laringeo, tumefazione e dolori articolari, angioedema, mal di testa, rushes cutanei, nausea, sapore cattivo in bocca, oltre al fatto che risultano insufficienti per contenere i sintomi se utilizzati da soli e necessitano perciò dell’associazione con i cortisonici e/o gli antistaminici.

Gli effetti avversi dei β2 stimolanti/adrenergici sono tali e tanti che si dovrebbe veramente utilizzarli in extremis, solo nei casi di effettivo bisogno del paziente. Tra i maggiori effetti collaterali di tali farmaci ricordiamo: euforia, tachicardia, insonnia, nervosismo, agitazione, ansietà a cui si aggiungono, ben più gravi, nausea, vomito, cefalee, aumento della pressione sanguigna, ictus cerebrale e infarto cardiaco (in particolare, questi farmaci devono essere usati con estrema cautela dai cardiopatici).

cortisonici

purtroppo ampiamente utilizzati per la loro efficacia nel “mascherare” i sintomi, danno, ahimè, ritenzione idrica, gonfiore del viso, aumento della peluria, insonnia, aumento dell’appetito.

Il protrarsi della cura può portare ad incremento di peso, riduzione della massa muscolare, iperglicemia, osteoporosi, ulcere gastriche, psicosi, cataratte, glaucoma, ritenzione di sodio  e perdita di potassio, ipertensione arteriosa, micosi ed infezioni.

Non meno pericolosi sono anche gli antileucotrienici

di recente immissione in commercio, i quali sembrano essere direttamente collegati a cambiamenti comportamentali quali ansia, depressione e, in ultima analisi, tendenza al suicidio (e sono per tale ragione monitorati, dal marzo 2008, da parte della FDA).

Immunoterapia Allergene Specifica (ITS)

Una considerazione a parte va fatta per l’Immunoterapia Allergene Specifica (ITS); il principio è quello di somministrare al soggetto allergico dosi sempre crescenti di allergene con lo scopo di indurre tolleranza o di desensibilizzare verso l’allergene stesso. La somministrazione deve essere effettuata per un periodo di tempo molto lungo, dai 3 ai 5 anni!!! L’ITS non elimina tutti i sintomi dell’allergia e anche dopo il termine della procedura, l’allergico continuerà con la terapia farmacologica “a vita”, anche se con dosaggi minori.

Scoperte in campo immunologico

Ciò, tra l’altro, darebbe maggior credito a recentissime scoperte in campo immunologico secondo le quali ripetuti sbilanciamenti in un unico senso (in questo caso sempre verso Th2) porterebbero il sistema alla cronicità dell’infiammazione (e questo ne spiegherebbe appunto l’inefficacia in termini di risoluzione definitiva).  Recentemente è stata messa a punto un’immunoterapia velocizzata, chiamata RUSH ITS, che richiede solo 15 giorni di somministrazione ma quantitativi di allergene decisamente superiori e perciò più pericolosi (con rischio di shock anafilattico!).

l’FDA ha diramato un warning

La somministrazione in contemporanea dell’omalizumab, farmaco antagonista delle IgE, non si è rivelata sicura come si ipotizzava, anzi aumenta la possibilità di reazioni allergiche; per tale ragione  l’FDA, all’inizio del 2007, ha diramato un warning relativo proprio a questo rischio, più frequente nel primo mese di trattamento, ma possibile anche dopo parecchi mesi di terapia.

Con questi presupposti, assume importanza vitale un eventuale approccio alternativo costituito da rimedi naturali e stile di vita, con lo scopo, da una parte di diminuire la reattività dell’organismo e lo stato infiammatorio sistemico cronico (legato allo squilibrio verso Th2), dall’altra, un’azione diretta locale volta ad evitare i fastidi del processo infiammatorio (innescato dal contatto con l’antigene); tutto ciò, senza controindicazioni ed effetti collaterali.

L’approccio naturale ed efficace

Dato il forte disequilibrio della bilancia immunitaria, caratteristico dei soggetti allergici, unitamente allo stato infiammatorio generale, la strada percorribile, con un valido approccio naturale, punterà prima di tutto sul riequilibrio del sistema immunitario con un’azione immunomodulante, unitamente al mettere in atto una generalizzata attività antinfiammatoria un’azione naturale diretta nei confronti dell’eccessiva produzione di istamina, con l’obiettivo di diminuire così la reattività dell’organismo alle sollecitazioni date dal contatto con gli allergeni.

Quest’approccio, che possiamo definire “di base”, idoneo in qualsiasi caso di manifestazione allergica, da utilizzare sia in prevenzione, sia in presenza di sintomatologia, sarà poi coadiuvato da funzionali specifici ad uso locale, volti alla remissione dei sintomi, nel caso si presentino i sintomi o avvisaglie degli stessi.

Biosterine®

Alla base di questo approccio, del tutto innovativo, si pone Biosterine®, a ragione definito un aiuto potente contro le allergie. Costituito dall’unione di due estratti (l’80% di Basilico santo, il 20% di Salvia officinale) e titolato al 40% in Acido rosmarinico, Biosterine® rappresenta quanto di più efficace si può ottenere dal naturale in materia di aiuto concreto nelle allergie.

Biosterine® e le allergie

Le proprietà di Biosterine® in qualità di immunomodulante costituiscono il cardine della sua azione salutistica nei confronti delle allergie. Biosterine® facilita la capacità di differenziazione dei linfociti T, stimolando la funzione Th1, il cui potenziamento comporta il ridimensionamento della proliferazione dei linfociti Th2 e, di conseguenza, il riequilibrio della bilancia immunitaria, con diminuzione della tendenza allergica.

E’ inoltre dotato di attività antinfiammatoria ed antiallergica, legate in modo particolare all’elevata titolazione in Acido rosmarinico. Biosterine® consente perciò all’organismo di contenere efficacemente la risposta infiammatoria dei tessuti bersaglio dell’allergia, abbassandone la reattività nei confronti delle sollecitazioni allergeniche. Biosterine® controlla l’iperreattività delle cellule immunitarie attivate dal contatto con l’allergene; quest’azione si esplica in modo “intelligente”: da una parte ne limita la proliferazione, dall’altra favorisce l’eliminazione delle cellule immunitarie attivate in eccesso; il tutto senza danneggiare l’efficienza del sistema immunitario.

Per le considerazioni sopraccitate, Biosterine® rappresenta perciò il cardine di un approccio mirato verso le problematiche allergiche, qualsiasi sia la sintomatologia con cui queste si manifestano. L’associazione con estratti vegetali specifici, consente di:

1. diminuire la reattività generale dell’organismo nei confronti delle sollecitazioni da parte degli allergeni, con l’obbiettivo di rendere la fase sintomatica sempre meno probabile;

2. dare sollievo ai sintomi locali (di asma, rinite o congiuntivite allergica), nel caso in cui questi si manifestino, evitandone il peggioramento.

Questo approccio, associato come sempre ad un sano stile di vita (alimentare, ma non solo)  prevede l’utilizzo di rimedi naturali che per tradizione popolare, confermata da recenti studi, rappresentano un’opportunità per riuscire ad arrivare alla soluzione definitiva.

1. Diminuire la reattività generale dell’organismo nei confronti delle sollecitazioni da parte degli allergeni, con l’obbiettivo di rendere la fase sintomatica sempre meno probabile;

La natura può aiutarti con

Biosterine®: come già evidenziato, con le sue potenti proprietà salutistiche in qualità di immunomodulante, antinfiammatorio, antiallergico rappresenta il punto di partenza dell’approccio.
Per via sistemica, Biosterine® è in grado di guidare l’organismo verso il riequilibrio del sistema immunitario e di esercitare una marcata azione antinfiammatoria; inoltre, abbassa notevolmente la reattività allergica dell’individuo e riduce la flogosi dei tessuti colpiti dalle allergie.

L’associazione di Biosterine® con altri specifici principi naturali consente di raggiungere risultati ancora più significativi e di aiutare l’organismo a ridurre sensibilmente l’iper-reattività nei confronti di allergeni di varia natura.

Quercitina

rimedio di grandissima utilità nelle problematiche allergiche di varia natura. Si può definirla prima di tutto un antistaminico naturale, con in più una spiccata azione antinfiammatoria ed antiossidante. La Quercitina compie sia un’azione immediata (utilissima per alleviare i sintomi allergici acuti innescati dall’intenso effetto irritante provocato dall’istamina), sia a lungo termine,  ostacolando infatti la cronicizzazione dell’allergia. Da sottolineare che l’azione antistaminica della Quercitina non interferisce in alcun modo con i sistemi recettoriali fisiologici per l’istamina (ove invece si legano i farmaci antistaminici di sintesi) ed è perciò priva di effetti collaterali.

Rutina

glucoside della Quercitina, rappresenta anch’essa uno straordinario aiuto di fondo per abbassare la reattività dell’organismo nei confronti degli allergeni. Numerosi studi ne hanno evidenziato l’attività sia nella risposta allergica immediata, sia in quella ritardata. La Rutina coadiuva il compito della Quercitina, integrandola e rafforzandone l’efficacia.

Ribes nero

l’elevato contenuto in acidi grassi polinsaturi, alfa-linolenico (omega-3) e gamma-linolenico (omega-6), è ritenuto essere tra i principali fattori responsabili della sua azione antinfiammatoria. Gli estratti di Ribes nero sono anche ricchi di antociani e di polifenoli (rutina e isoquercitina), con un ruolo fondamentale nell’inibire la risposta allergica infiammatoria, e di principi attivi di natura steroidea, ritenuti possedere un effetto cortisone-simile, con una conseguente azione antinfiammatoria fisiologica, priva di effetti collaterali.

Piantaggine

viene principalmente usata, per via interna, per allergie ed infiammazioni, risultando utile nel trattamento dei processi flogistici in particolare a carico dell’apparato broncorespiratorio. Le sue proprietà antiallergiche sono dovute principalmente alla presenza di un glucoside iridoide, l’aucubina. Il meccanismo con il quale questo principio attivo esplica azione antiallergica sembra essere di tipo antistaminico, come per la Quercitina.

Tali funzionali sono facilmente veicolabili in compresse deglutibili per gli adulti, in formulazione bevibile per i bambini.

In entrambi i casi sono utili:

  • nelle fasi asintomatiche, per abbassare la reattività allergica dell’individuo, per periodi di 2-3 mesi, ripetendo il ciclo di assunzione più volte all’anno.
  • sin dalle prime avvisaglie di sintomi, per evitare l’evoluzione alla forma acuta o ridurne gli effetti. In tal caso è necessaria l’associazione concomitante dei rimedi sintomatici specifici (a seconda che si tratti di rinite, congiuntivite o asma) sino alla remissione dei sintomi.

2. Dare sollievo ai sintomi locali (di asma, rinite o congiuntivite allergica), nel caso in cui questi si manifestino, evitandone il peggioramento.

In caso di sintomi d’asma:

– Favorire per via sistemica la fisiologica contrattilità della muscolatura bronchiale: granulato solubile in bustine monodose a base di Magnesio citrato e Coleus forskohlii.
– Favorire per via locale diretta un’azione antinfiammatoria e broncorilassante: soluzione nebulizzabile in fiale pronte all’uso a base di Biosterine®, Coleus forskohlii, Adhatoda vasica e Drosera rotundifolia.

In caso di sintomi di congiuntivite allergica:  

– Contrastare i sintomi tipici della congiuntivite allergica: soluzione oculare isotonica sterile a base di Biosterine®, Sodio jaluronato, Capparis spinosa, Nymphaea odorata, Glycyrrhiza glabra (Liquirizia) e Aspalathus linearis (Rooibos).

CONSIGLI ALIMENTARI DURANTE IL TRATTAMENTO  DURATA DELLA DIETA: ALMENO 3 MESI

ALIMENTI DA ELIMINARE

  • Zuccheri: zucchero raffinato (bianco, ossia saccarosio), glucosio, maltosio, mannitolo, lattosio, galattosio, succo d’acero, succo d’agave, miele, melassa, cioccolato, marmellate, creme, budini, caramelle, biscotti farciti, prodotti di pasticceria in generale, sciroppi, succhi di frutta, gelati, bibite zuccherate etc.
  • Cereali raffinati: pane bianco, cereali brillati e farine “bianche”.
  • Latte (e tutti i latticini, incluso lo yogurt).
  • Carne (rossa).
  • Uova.
  • Cibi industriali (confezionati, conservati, raffinati).
  • Caffè.
  • Alimenti a cui si è intolleranti o allergici.
  • Alcolici.
  • Sale raffinato.

ALIMENTI DA CONSUMARE CON CAUTELA

  • Carne bianca (biologica).
  • Zucchero di canna integrale (solo se indispensabile). Come dolcificante preferire malto di riso, di mais, d’orzo, dolcificanti naturali ottenuti dalla germinazione dei cereali, peculiarità che li rende un concentrato di minerali e vitamine. Il malto a differenza dello zucchero grezzo di canna viene assimilato lentamente dall’organismo e fornisce un’energia costante e continua mantenendo il tasso glicemico pressoché uniforme. La germinazione inoltre contribuisce alla formazione di amilasi, enzima che favorisce la demolizione dell’amido, riducendo la quota che arriva indigerita nell’intestino crasso e quindi minimizzando il rischio di fermentazioni.
  • Si consiglia anche di evitare l’eccesso di cereali contenenti glutine: frumento, farro, avena, kamut, orzo, segale e derivati.
  • Tè comune e tè verde.

ALIMENTI DA PREFERIRE

  • Frutta e verdura biologica di stagione per la spiccata azione antiossidante e immunostimolante.
  • Cereali integrali e pseudocereali privi di glutine (riso, miglio, mais, quinoa, amaranto, grano saraceno).
  • Legumi (lenticchie, ceci, fagioli, piselli, soia, fave).
  • Oli di prima spremitura a freddo (oliva, cartamo, sesamo, canapa, lino, etc.).
  • Tofu, tempeh.
  • Pesce di piccola taglia e di mare aperto (orate, sardine, branzini, triglie, sgombri, etc.).
  • Semi oleaginosi (di lino, di zucca, di sesamo, noci, mandorle, nocciole).
  • Sale integrale.
  • Per la colazione preferire bevande vegetali (“latte” di soia, di miglio, di quinoa, di grano saraceno, di avena, di riso, di riso germogliato, di mandorle) tè rosso, tè kukicha (privi di teina e caffeina), i fiocchi (di quinoa, di riso, di grano saraceno), i soffiati (di miglio, di riso, di grano saraceno, di amaranto), yogurt di soia.
  • Alghe (Kelp).

ALIMENTI SPECIFICI DA INTEGRARE/INCREMENTARE IN CASO DI AFFEZIONE

Il primo passo prevede un adeguamento nello stile di vita alimentare mirato a purificare e ad alleggerire l’organismo. Gli alimenti che favoriscono la detossificazione sono: agrumi (in particolare limoni e pompelmi), mele, albicocche, pesche, pere, cipolle, finocchi, sedano, ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere (rucola, cavolfiore, cavolo cappuccio, broccolo, cavolo viola, verza, ravanello, etc.), radicchio, carciofi, cardi, cicoria, tarassaco (sempre che non siano alimenti causa della reazione allergica).

Alimenti ricchi di betacarotene

Non dovranno mancare gli alimenti ricchi di betacarotene (ortaggi e tutta la frutta color giallo-arancione) poiché è un importante antiossidante che protegge dalle infezioni e dalle allergie. Oltre a frutta e verdura di stagione e biologica, sono da preferire i cereali integrali privi di glutine, gli pseudocereali, i semi oleaginosi ed i legumi, alimenti in grado di riequilibrare i livelli di vitamine, minerali, amminoacidi, antiossidanti aumentando la resistenza fisica e migliorando l’attività del sistema immunitario; tali alimenti sono importanti perché  non essendo sottoposti a raffinazione, forniscono all’organismo un pool completo di minerali, fondamentali per l’equilibrio organico, e fibre che, per la loro attività prebiotica, agiscono sulla flora microbica intestinale favorendone la proliferazione; in tal modo viene promossa l’eubiosi intestinale, il che concorre al graduale riequilibrio della bilancia immunitaria.

Altri alimenti che favoriscono il benessere della flora intestinale

sono topinambur, aglio, cipolla, porri e, in generale, tutti gli ortaggi già citati. Per la ricchezza di acidi grassi polinsaturi tra cui omega-3 (acido grasso essenziale noto per la capacità di contrastare lo stato infiammatorio): aumentare l’assunzione di olio di lino, di canapa, etc. Erbe aromatiche: timo, rosmarino, erba cipollina, maggiorana. Spezie: curcuma polvere, curry, cannella, zenzero.

BEVANDE

Acqua: bere almeno 2 litri d’acqua al giorno, a temperatura ambiente e lontano dai pasti, scegliendo acque con residuo fisso inferiore a 50 mg/litro e con pH compreso tra 6 e 7. Bevande: tisane, decotti, centrifugati, spremute d’agrumi, infusi d’erba, tè bancha (ne esistono di due tipi: il hojicha con un contenuto minimo di teina, e il kukicha privo di teina), tè rosso conosciuto come tè rooibos: a differenza del tè nero e del tè verde, è naturalmente privo di teina e si caratterizza per la presenza di sostanze naturali importanti per l’organismo, come Vitamina C, Magnesio, Fosforo, Ferro, Zinco e Calcio (tutte le bevande sono da consumare al naturale).

Utile anche il Kefir d’acqua (non zuccherato), bevanda fresca e dissetante che favorisce l’eubiosi intestinale.

CONSIGLI DI CARATTERE GENERALE

In caso di allergie ai pollini, areare la casa solo nei momenti della giornata quando la concentrazione di polline nell’aria è minore, cioè di mattina presto e alla sera. È consigliabile applicare alle finestre appositi schermi antipolline; ciò contribuirà notevolmente a ridurre l’esposizione agli allergeni, diminuendo la risposta infiammatoria e, quindi, l’intensità dei sintomi. Poiché il polline si appiccica facilmente a tappeti, mobili, biancheria e tende, spolverare e aspirare spesso.

I soggetti allergici

devono fare attenzione a non coltivare nei propri giardini piante potenzialmente allergizzanti, come betulla, nocciolo, ontano, artemisia, ecc. Nei periodi critici, per ridurre le crisi allergiche, ridurre il tempo di permanenza all’esterno. Il momento migliore per stare all’aria aperta è quando piove o subito dopo la pioggia. In macchina, evitare di aprire i finestrini, aspirare i seggiolini e cambiare spesso i filtri antipolline.

Evitare di stendere ad asciugare i vestiti all’aperto poiché potrebbero riempirsi di polline. Dopo una giornata all’aperto, fare una doccia, lavare anche i capelli e non tenere i vestiti indossati in camera da letto. In caso di allergia ad altri elementi, esempio polvere o pelo di gatto, aspirare frequentemente gli ambienti, ma anche i vestiti ed eliminare fonti che trattengono polvere e peli.

Nel caso di allergia agli acari

si consiglia di utilizzare copricuscini e coprimaterassi antiacaro e cercare di utilizzare un arredo con pochi tessuti (ad esempio utilizzare tende piccole, anziché tendoni d’arredo), per ridurre l’annidamento degli acari e consentire una pulizia più rapida delle superfici della casa. Lavare frequentemente la biancheria di casa a temperature superiori a 60 °C. Arieggiare gli ambienti più volte al giorno e a lungo.

Tre o quattro volte al giorno fare 4 respiri profondi (espirazione due volte più lunga dell’inspirazione) associando ad essi un ricordo positivo; questa pratica aiuta ad eliminare le tossine ed i radicali liberi dall’organismo; non indossare vestiti attillati che esercitino costrizione sulla respirazione.

ATTIVITÀ FISICA

Praticare giornalmente del movimento, almeno 20-30 minuti di passeggiata (in caso di allergia ai pollini è consigliabile svolgerla nelle prime ore della mattina e verso sera). Il corpo è fatto per muoversi e per essere attivo e, se siamo carenti in questo, ne pagheremo le conseguenze. Nella vita moderna sembra che non ci sia il tempo per l’attività fisica, ma in realtà nessuno può pensare di farne a meno, soprattutto a causa della vita attuale, stressante e tossica. Il moto infatti, oltre ad essere un valido strumento per scaricare le tensioni emotive, mantiene l’intero organismo in salute, favorisce il processo di detossificazione e favorisce l’equilibrio del sistema immunitario. Si consiglia sempre un esercizio fisico che sia adeguato all’età.

PENSIERO POSITIVO

La motivazione positiva è ciò che permette di raggiungere gli scopi prefissati, tra cui anche il miglioramento della salute. Contrariamente la negatività è “veleno” in quanto condiziona negativamente corpo e psiche che sono indissolubilmente interconnessi tra di loro, pertanto il “soma” (organismo) è fortemente condizionato dai pensieri e dalle emozioni. Quando ci troveremo faccia a faccia con un malessere o con ciò che non ci piace, che non ci fa stare bene, avremo l’opportunità di ripetere a noi stessi che “staremo meglio”; giorno dopo giorno il problema diventerà un’opportunità per la trasformazione e il cambiamento.

Ormai le evidenze non lasciano più dubbi

il pensiero positivo può veramente guarire! Una persona ammalata può avere difficoltà a credere di star bene, ma se accetta l’idea di “sempre meglio”, questo implica “un po’ meglio di ieri”. Il subconscio che registra questo pensiero farà in modo che ci si predisponga effettivamente ad un miglioramento, e il risultato incoraggiante permetterà di crederci fino a poter dire finalmente: “sto bene”.

Ogni giorno, quindi, troviamo il tempo per praticare il pensiero positivo, per ascoltare il nostro corpo e volerci bene, per nutrire sentimenti di gratitudine e di apprezzamento. Viviamo con passione e impegno nella vita, nel lavoro, con i nostri cari, con genuino amore! Noi, e solo noi, siamo gli attori e i registi della nostra quotidianità! 

 fonte: PRODECO PHARMA 

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